Per l’occasione pubblichiamo due bellissime poesie di Elisabetta Zorzi
Primavera, sottile
di velari stillanti
stemperati nei glicini,
nel respiro di terra
capelvenere e muschi,
balenare d’azzurro,
gocciolìo di grondaie
nel gran sole improvviso
quasi lama di spada
sulle pietre, sui marmi
logorati da passi
millenari e libeccio,
mattonate salmastre,
lo sciaquìo scintillante
a sfrangiarsi sui moli,
al di là della Ripa,
i palmizi e la Darsena
carezzati dal vento
contro il blu terso, fondo
del gran cielo di Genova….
oltre i vichi profondi,
gli archivolti , le torri,
gran via vai, le vetrine
colorate di chicche,
dolci antichi, profumi
di gerani a sorpresa,
di focaccia croccante,
colla salvia, i bianchetti
ammucchiati sui banchi,
i carciofi a bizzeffe,
tra leccornie di sfoglia…
primavera mutevole
di piovaschi e schiarite
sulla Genova intrisa
di salino e colori,
l’umidore del mare
a inoltrarsi, la sera,
pe i vichi profondi….
e i “Sepolcri” trionfanti
d’ori , stucchi, giunchiglie,
fresie, rose, peonie,
e camelie e giacinti
e cartelami e grano
come frangie d’opale
nelle chiese barocche
fra damaschi consunti
dal calore dei ceri…
e di notte i “Misteri”
con le antiche Casacce
l’onda lenta di laudi
per i viottoli austeri
tra le ardesie incupite
a serrare la luna…
l’umidore del mare
che s’intride d’incenso
per i vichi profondi
d’ombre lunghe e memorie…
primavera di Genova,
le pozzanghere a volte
come schegge di cielo
o residui di pianto,
ma c’è il vento, dal mare,
a sfioccare i pensieri
come i fiori dei mandorli
verso l’alba di Pasqua…..
Maria Elisabetta Zorzi
…e piove e piove aprile,
lattiginoso opale
sui ciliegi sbattuti
oltre i cancelli opachi
rabescati di ruggine…
e piove adagio e piove
pomeriggio imperlato
di drappeggi di gocce
sui rami antichi e nuovi
sui glicini sfrangiati
e piove piano e piove….
dai muretti sbiaditi
rampicanti e fragranze
estenuate sottili
il chiarore svapora
pallidi ippocastani
fioriti di lumetti
tremuli nella sera…
e piove ancora, il vento
agretto là dal mare
a battere pesante
le torri e i campanili
nell’onda di caligine
che stempera i colori,
polifonia di grigi
e Genova respira
quell’umido calore
di là delle vetrine
di certi caffè antichi
fra cristalli e canditi
canestrelli e rosoli….
e piove fitto piove
la musica fanè
si stempera nell’onda
umidiccia fioccosa
d’una sera d’aprile
sbiadita per le pietre
della città marina…
nella pioggia sottile
sbiadiscono colori
e passi e voci
si velan di silenzio
con echi di emozioni
di storie di memorie….
Maria Elisabetta Zorzi