I Liguri in Cile.
I Liguri furono presenti dai primi momenti nell’esplorazione e nella conquista del Cile.
Grazie alla narrazione che ci lasciò il vicentino Antonio Pigafetta, (Vicenza 1480 ca. – ib. 1534 ca.), sappiamo che il 21 Ottobre 1520, Ferdinando Magellano, nel suo viaggio di circumnavigazione del globo, scoprì e attraversò il passaggio interoceanico, che avrebbe poi portato il suo nome. Si sa che nelle cinque caravelle – Trinidad, San Antonio, Concepción, Victoria y Santiago – c’erano nell’equipaggio, degli italiani, la maggioranza Liguri, tra i quali si distinse Leone Pancaldo, (Savona, 1482 ca. – Rio de la Plata, 1540 ca.), il quale al comando dell’unica nave superstite della spedizione, Victoria, con solo 18 di un totale di 239 marinai, arrivò il 6 Settembre 1522 a Sanlúcar de Barraneda, nella Provincia di Cadice.
Magellano intraprese questa avventura, pur senza portarla a termine perché fu ucciso nelle Filippine nel 1521. La storia del suo viaggio la conosciamo tramite gli appunti di Pigafetta e grazie alla perizia di Leone Pancaldo.
Nel 1536, arrivò nella spedizione di Juan de Saavedra alla baia di “Quintil” oggi Valparaíso a bordo della nave Santiaguillo, il marinaio Giovanni Ambrogio Gustiniani, (Genova, 1518 ca. – Santiago, 1590, ca.), chiamato – Juan Ambrosio Justiniano – , per rafforzare la spedizione di Diego de Almagro, primo spagnolo arrivato nel territorio cileno.
Si racconta che gli spagnoli rimangono impresionati per la bellezza del posto per quello la chiamano “el Valle del Paraiso”…per quello poi prende il nome di Valparaiso.
Il Giustiniani, uomo benestante, realizzerà molti viaggi tra il Cile e Perú. Anni dopo sposerà la ricchissima spagnola Juana Gutierrez Torquemada, diventando il capostipite di numerose famiglie cilene.
Il 10 Giugno 1541 figura firmando la proclamazione di Pedro de Valdivia, come Governatore del Cile, Pascual Genovés – Vincenzo Pasquale – il quale i conquistatori lo chiamavano per il suo cognome in spagnolo, Pascual, aggiungendogli il suo luogo d’origine, “genovés” – genovese.
Nel 1544 arriva a Valparaíso con il suo veliero San Pedro, Giovanni Battista Pastene, (Genova, 1507 ca. – Santiago, 1580 ca.), inviato dal Governatore del Perú, Cristobal Vaca de Castro, per soccorrere Pedro de Valdivia, come pure per esplorare la costa australe del Cile. Valdivia avendo saputo della nave amica incontrò il navigatore e ne trasse una positiva e straordinaria impressione.
Lo nominò Tenente Generale del Mare Oceano e gli affidò lo stendardo reale da usare nelle proclamazioni di presa di possesso delle nuove terre che il genovese avrebbe scoperto nel corso della sua navigazione in acque sconosciute.
Le sue scoperte e note furono la base della idrografia marittima cilena. Resse il Cabildo di Santiago, per vari anni e si occupò delle stesse proprietà avute in compenso per la sua opera, che assicurò la conquista definitiva di gran parte del territorio cileno.
Sposò Ginebra de Seixas, da cui ebbe vari figli che ricoprirono, come il padre, posizioni eminenti nella società cilena.
Come il “Justiniano”, Pastene diventerà il capostipite di numerose famiglie cilene.
Tra altri Liguri che si stabilirono in Cile, contribuendo al suo popolamento, possiamo nominare:
+ Giovanni Scalaferna e Giovanni Battista Garibaldo.
+ Giovanni della Croce, (Genova, 1693 ca. – Talca, 1768 ca.), che cambia in Cile il suo cognome a de la Cruz.
Tra i suoi discendenti Nicolás de la Cruz i Bahamonde, ( Talca 1760 ca. – Cadice, 3 Gennaio 1828), nominato da Carlo IV di Spagna Conte del Maule.
+ Nel 1745, Giuseppe Antonio Gallo Boccalandro, (Genova 1728 ca. – La Serena 1818 ca.), fondatore della famiglia Gallo, il cui figlio Michele fu il proprietario della più importante miniera d’argento che sia mai esistita in Cile, la così detta “Chañarcillo”. Suo fratello, Pietro Leone Gallo, fu il fondatore e conosciuto ed influente Partito Radicale.
+ Nel 1780, Giovanni Andrea Soffia, marino, commerciante e agricoltore, che introdusse la pasta in Cile.
+ Alla fine del ‘800, si stabilirono a Costitución, città situata nel sud del Cile, i fratelli Antonio e Guglielmo Casanova, nonni del Quarto Arcivescovo di Santiago e fondatore dell’Università Cattolica del Cile, Mariano Casanova i Casanova, (Santiago, 1833 – 1908).
I suoi genitori erano cugini in primo, il padre figlio di Antonio e la madre figlia di Guglielmo.
E così via…
La maggior immigrazione genovese ebbe luogo verso la fine del ‘800.
Ma essa non accade come fu il caso di quella proveniente da altre Regioni Italiane in maniera massiva, quali colonizzatori di terre incoltivate, ma bensì con uno sppicato carattere individuale, al richiamo di amici e parenti, già stabiliti in Cile.
Seguendo il loro atavico spirito mercantile ben presto si fecero presenti nei porti più importanti, dove Valparaiso fu senza dubbio il principale insediamento; poi a Iquique, nel Nord; Talcahuano e Punta Arenas nel Sud. Nelle fertile valle del fiume Aconcagua e nei grandi centri commerciali di Concepción e Temuco.
Allargando continuamente la loro presenza nel territorio cileno.
Associazione Ligure del Cile
Nell’anno 1986 si costituisce in Santiago del Cile, con sede nella Parrocchia Italiana, l’Associazione Ligure del Cile.
Organizzazione senza scopi di lucro, quale órgano culturale e sociale dei naturali proveniente dalla Regione Liguria e residenti in Cile, i loro coniugi e i loro discendenti.
L’Associazione è retta dal proprio Statuto, ed è un sodalizio culturale, ma senza pretese dottorali.
Culturale in quanto è suo compito trasmettere, mantenere e divulgare tra i suoi soci – specialmente tra i nostri discendenti e nelle eventuale pubbliche relazioni con altre società italiane o straniere – la storia, le tradizioni, gli usi e le abitudine antichi e odierni della regione, e far conoscere pure il contributo degli immigrati Liguri al progresso del Cile.
A tale scopo si preoccupa di diffondere la lingua italiana, il dialetto genovese, commemorare le date storiche della regione e dell’Italia e celebrare le loro feste tradizionali e pure contribuire alla formazione di gruppi culturali incaricati di diffondere con rappresentazioni, conferenze, corsi, ecc., le manifestazioni del carattere Ligure, del suo folclore, dell’arte, della letteratura, della música, ecc.
L’altro compito della nostra Associazione è quello sociale; infatti il nostro sodalizio deve essere la forza e il motivo per mantenere ed approfondire fra i suoi soci quei rapporti sociali così necessari alla nostra esistenza, cosa di mantenere vincoli di confraternità tra i loro membri, stimolare il progresso, il miglioramento delle virtù, le tradizioni e i valori della cultura Ligure.
L’Associazione deve anche solidarizzare con le persone che ne formano parte valorizzando la dignità dell’emigrante e lo spiritu Ligure, a contatto con Autorità e Istituzioni iltaliane e cilene.
Ugualmente deve stabilire dei vincoli con organizzazioni simili, promuovere programmi comuni e procurare la partecipazione a Borse di Studio nelle Università, Istituti, Scuole Tecniche, Industriali o Commerciali della Regione e dell’Italia.
Chi si chiude in se stesso e disdegna la comunicazione renuncia a un aspetto importantissimo della vita e inaridisce il cuore in un inconscio egoísmo. Noi abbiamo il dovere di praticare e secondare questi umani rapporti per i nostri legami di nazionalità e regionalità.
Finale
L’elenco degli italiani in generale, come dei Liguri in particolare stabilitosi in Cile sarebbe lunghissimo, per finire soltanto possiamo segnalare che questa presenza è stata fondamentale nel campo religioso, sin dall’inizio della conquista del Cile, così come nella pittura, scultura, architettura, politica, medicina, commercio, ecc.
Per ultimo devo dire che sono tantissimi gli italiani emigrati in questo paese, che hanno reso un contributo degno di essere ricordato in questa terra generosa, che li ha ricevuti e ha visto nascere la loro discendenza.
Arch.Claudio Massone Stagno
Presidente
Associazione Ligure del Cile